GemelliPapa

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le  noterelle  di  alagrim


I   Gemelli   del   Papa

(03.05.13)

… Vi ricordate di quando andavamo a catechismo?
“Il Papa è Gesù in Terra!”- ci dicevano -.
E voi ci credevate e… anch’io ci credevo… vorrei vedere!!
Poi mi sono fatto un po’ più grandicello e ho visto che qualcosa non coincideva, i conti non tornavano del tutto…
Gesù era stato povero e diceva che tutti lo dovevamo essere… e poi,  a scanso d’equivoci,  c’erano tutti i film che lo facevano vedere: la macchina, per esempio non ce l’aveva (vabbè, voi dite a quei tempi le macchine non c’erano), però. Però non c’aveva mica il cammello col baldacchino sopra; poi, avete visto mai che Pietro e gli apostoli lo portassero nella lettiga coperta dai veli? No! Ce lo ricordiamo tutti che quando entrò a Gerusalemme in trionfo,  non c’aveva manco un cavallo. Infatti, c’arrivò su d’un asino!
Poi… proprio da grande – vabbè, certo! – ho capito tutto… insomma… quasi tutto. Ma ‘na cosa non l’ho capita mai: i gemelli!
Sì… i gemelli… quei cosi, quella specie di bottoni che si mettono ai polsini della camicia – solo che sono  d’oro, e  ci possono essere anche i diamantini –che sono tanto fini… e se li mettono i “signori”… – vabbè, i signori… mo’ – … insomma!
Be’, facevano il Papa… questo s’affacciava alla loggia per salutare la folla che pure se non sapeva chi fosse, urlava e s’agitava dalla commozione, poi il silenzio… il Papa alzava il braccio destro per la benedizione alla città e al mondo intero e…  – ZACCHETE! – ecco che spuntavano i gemelli!
Quasi… – non so…  – quasi come che, se non ci fossero stati i gemelli la benedizione quasi non valeva, oppure che se non c’avesse avuto i gemelli, non fosse stato Papa!
Ma torniamo a noi!
Due mesi fa il vecchio papa, con tutti i suoi merletti, cappellini di velluto e d’ermellino (si spera finto!), babbucce rosse e grande pastorale d’oro o dorato – ma non importa –  (cose dell’800 prese dal museo e molte appartenute e usate da Pio IX !!!) – gloria a Dio ! – se ne va…
fumata bianca e…
il nuovo… si chiama Francesco!
Alla faccia del bicarbonato di sodio (diceva Totò e penso io!), qui le cose cominciano a farsi serie!…
Ma non finisco di pensarlo, che appare Francesco…  alza il braccio per benedire e… – “ARIZACCHETE!” – ecco i gemelli!!!…  E gli avrei voluto tanto dire: “Ti fai chiamare Francesco… ma ai gemelli non ci rinunci… eh… malandrino!”
“Ma, come…
questo dal primo momento pare voler fare sul serio e tu ti fai influenzare da quei due bottoni…?
E che sarà mai… Non li guardare!”
– direte voi!-  
Sì, lo so, sarà pure una sciocchezza, ma – che volete? – per me assurgono quasi a simbolo: sarà una fissazione la mia, ma ognuno è padrone di pensarla come il cuore gli dice, no?
E poi il popolo – e io so’ del popolo! – a ‘ste cose ci tiene!
Arriva il giorno dopo…
il papa non ricordo dove va e cosa vada a fare,
vuole benedire la folla,
alza il braccio e…
“Ue’…
… si so’ rubati i gemelli del Papa!”
grido io!
Al posto dei gemelli, si vede chiaramente un semplice, piccolo, umile bottone attaccato ad un semplice polsino d’una camicia anche… molto chiaramente… non nuova!…
Insomma…
Quella sera – parliamoci chiaro! – una camicia vecchia per Francesco, come voleva lui, non l’avevano, e gli hanno messa quella approntata,
ma l’indomani…
pare… – pare! – …
che, andando all’alberghetto a pagare il conto, abbia ritirato pure la valigetta  con le camicie sue e a chi protestava… pare abbia risposto che…
carnevale era finito.
Evviva… finalmente… un piccolo, povero bottoncino da polsino ed un paio di scarpe vecchie e c’abbiamo finalmente un papa, veramente… NUOVO!
Ma speriamo in Dio che ce lo lascino in pace ed in salute, perché…
a vederlo attorniato dai cardinali con le croci doro e  gemme al collo
e lui, lì,
con la sua crocettina da quattro soldi,
la scena veramente…
“STRIDE”.


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