Carceri Usciranno in 4000

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TRA UNA SETTIMANA L’ENNESIMA BEFFA PER GLI ITALIANI

IL COSIDDETTO DECRETO TAMPONE



E  USCIRANNO 4.000  DETENUTI



DALLE CARCERI

 

 

PER LE FERIE? NO! PER L’EMERGENZA ESTATE DELLE CARCERI CHE


SCOPPIANO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI VA SEMPRE PIU’ A FARSI


BENEDIRE

(15.06.2013)

di  Alfredo Labate Grimaldi

Poco tempo fa, l’ultimo si chiamò… “decreto svuotacarceri”.
Ora… “tampone”…
Avete capito… vero??? Per non far brutta figura, si cambia il nome!
Ma come vedete,  cambiano i nomi, cambiano le stagioni, cambiano i direttori, ma la musica non cambia.
E’ sempre quella delle “ 4 stagioni” di Vivaldi, quella bellissima musica che c’hanno fatto odiare, per averla messa tutti, diciamo tutti i centralini o numeri verdi, nell’attesa che vi rispondano… Ma nessuno vi risponde mai – anche questa è una beffa di cui, prima o poi dovremo parlare! – e… ormai è la più vituperata musica italiana, fonte di vere depressioni da… numero verde!
E con “svuotacarceri” o roba simile, ormai sono decenni che si va avanti a decreti, decretini, decretoni… decreti bis… indulti, indultini e così via pur… di non metter mano a uno dei grandi problemi del Paese Italia: l’edilizia carceraria.
Ciò, chiaramente con disagio immane per i poveri inquilini delle nostre carceri che hanno tutto il diritto di vivere dignitosamente, con decoro di persona umana e civile, titolari di diritti e con tutte le garanzie igienico-sanitarie del caso. Con disagio, dicevamo, anzi rischio sempre maggiore per i cittadini, quelli “liberi”, la cui sicurezza, con queste “sfornate” di libertà, se ne va, molto chiaramente,  a far fottere.
Ma quale mai governo, se n’è mai fottuto del cittadino, in Italia?
E scusate l’abuso del poco elegante verbo… “fottere”, ma crediamo – e pensiamo che siate d’accordo con noi –  che sia il verbo  il più adatto al caso.
Anzi, lo sport preferito è quello di… fregarlo e non certo farne gli interessi.
E’ un quarantennio e più che si parla del problema delle carceri, ci si propone di incrementare la costruzione di nuove, ma i soldi in Italia non ci sono mai…
Per questi bisogni!
Non ci sono mai per i cittadini e per il loro benessere, anzi per i loro DIRITTI, ma per sprechi d’ogni genere e peggio, i soldi ci sono sempre: figuriamoci se in Italia si trovano stanziamenti per la costruzione di nuove strutture carcerarie, a dignità d’uomo ad evitare che i detenuti stiano letteralmente come le sardine… che se  uno sta in piedi, gli altri devono starsene a letto e che d’estate in quelle celle antiche di trecento anni o nuove di trenta, ma  queste ultime costruite mangiandoci sopra chi di dovere… si sfiorano i quaranta gradi, roba da mancar l’aria!
Il 25% delle strutture carcerarie piemontesi, dove qualche anno fa è stata fatta una meritoria mappatura, sono ancora ospitate in conventi del 1700.
Non diversa è la percentuale nel resto d’Italia, grazie alle requisizioni fatte da Napoleone dopo lo scioglimento di alcuni ordini religiosi e relativa confisca dei beni e dopo analoga operazione fatta, dal novello Stato Italiano, nel ventennio dopo la presa di Roma, usufruendo dei tantissimi beni di proprietà dello Stato Pontificio, anch’essi confiscati.
Lo stesso carcere d’eccellenza di Roma,  “Regina Coeli”, è un ex convento della metà del ‘600 che portava, appunto, tale nome, perché dedicato a Maria, regina del Cielo.
L’edilizia carceraria, come quella popolare, in uno Stato civile che voglia esser degno di questo nome, rappresentano bisogni primari d’ogni elementare, decente politica: perché si tratta della dignità, del decoro, della sanità e della crescita di coloro che son dentro… e di coloro che son fuori: e le due categorie di cittadini hanno in comune una cosa… che hanno bisogno! Non si può… non si deve, dunque,  tergiversare!
Ma nonostante che il problema dell’edilizia carceraria sia materia primaria e che “scotti”,  sono anni che si va avanti a furia di decreti dai più rocamboleschi nomi: la dignità dei reclusi è letteralmente ignorata ed anche la sicurezza dei cittadini, in seguito a queste sfornate di detenuti: si può dire gettati in strada, senza alcuna garanzia di una possibile ripresa di una regolare, onesta vita.
La sicurezza dei cittadini, compito essenziale d’uno Stato, in questi casi, si va a far fottere o, chiedendo scusa alle professioniste del più antico mestiere del mondo… se ne va a puttane!
Ma, diteci, ma che gliene frega a quelli dei “Palazzi”?
Loro hanno le scorte. Ed alle mogli ed alle figlie, statene certi, che non gli succede niente!
A questa emergenza… si aggiungano, poi, le migliaia e migliaia di clandestini in giro per le nostre città, pronti a delinquere alla prima occasione, pur di poter mangiare e mandare qualcosa a casa. Ma ai quali nessuno chiede mai nulla, neppure uno straccio di documento.
Ed è da tempo, che diciamo che questo lassismo nell’accoglienza indiscriminata, già tante volte criticata ed imputataci dall’Europa, va anzitutto, e sottolineiamo anzitutto, a discapito degli immigrati clandestini stessi: che non trovano, qui da noi, “l’America” creduta e promessa. Non poche volte, specie in bus cittadini a Roma, ci è capitato di sentire inveire questi stranieri contro noi cittadini italiani, chiamandoci… cittadini di un Paese di merda!…
Be’… l’Africa che critica l’Italia in quanto a civiltà, può sembrare un fatto nuovo. Ma vi diciamo che non avevano del tutto torto, perché li avevamo delusi, ed in cuor nostro, anche se la scena non era delle più edificanti (pareva una lotta fra poveri), noi  abbiam tifato Africa!
L’Italia – è ormai un sessantennio – è il Paese degli slittamenti.
Avete visto il Governo Letta? In assenza di un accordo, si prende tempo… si opta per uno slittamento del problema IMU… slittamento problema IVA… e  pur ben sapendo che per entrambi i problemi, non ci sono le coperture finanziarie!
Ma… si rimanda… si prende tempo… in attesa che… accada il miracolo! Ma i miracoli per la povera gente non accadono, pensiamo che, anzi, non siano proprio contemplati…
Anche il governo Letta! Anche il governo Letta, colpito dal misterioso, ma letale virus dei bagni di Palazzo Chigi! Al riguardo, vi rimandiamo all’articolo apparso in questo giornale, l’1/4/13.
I direttori, vedete bene che si avvicendano, ma la musica non cambia: si… slitta! E intanto i detenuti nelle carceri, si uccidono e non solo.
Oggi, c’è una tragica, drammatica liaison…  pensateci! …
Oggi…  si ammazzano i carcerati e gli industriali!
Ci si dovrebbe pensare, rifletterci su e non… un momento soltanto!
A proposito di slittamenti e di “scivolate” decretate dai vari governi, ricordiamo una gustosa, ma amara  battuta che  fece un simpatico magistrato partenopeo…
“”a furia di slittare e scivolare… prima o poi, ca’  jamme  tutte quante… co’ cule  ‘n terra!””
… affermò.
Erano gli anni settanta e, purtroppo fu lucido anche se un po’ iettatorio presago, perché col culo a terra ci siamo del tutto, ma pure col culo, anzi… sul culo… slittiamo e scivoliamo, né abbiamo alcuna intenzione di rimetterci in posizione eretta!
Si svuotano le carceri di 4.000 persone per superare … “l’emergenza estate” testualmente dice la Cancellieri, la Ministra degli Interni, cioè quella che dovrebbe presiedere alla sicurezza del Paese e dei suoi cittadini!
E… dopo l’estate??? Viene l’inverno, il freddo… e così possono stare ammassati l’uno sull’altro???…
Dice che i 4.000… siano persone che si son macchiate di microcriminalità… droga… spaccio e che non rappresenteranno, una volta in libertà, alcun attentato alla sicurezza del Paese; più o meno così, ha aggiunto la Ministra…
Sì… cos’è… in fin dei conti… lo spaccio…  se non la possibilità di far diventare tossici i ragazzi che ancora non lo sono???…  Robetta! Roba da… scippo!
E poi… che cosa sarà mai stato uno scippo? Roba da ragazzi!
Ma anche lo scippo è un crimine, Signora Ministra, specie quando si strappa la pensione ad una povera vecchia e quando, magari, per difenderla, lei cade, sbatte la testa e schiatta, Signora Ministra!!!
E tutto questo, quando ci sono migliaia, in tutta Italia, di caserme dismesse, abbandonate, che stanno marcendo, quando non si son già rubato tutto quello che c’era dentro, sanitari compresi!
Sono beni demaniali… dello Stato…. cioè,  “nostri” e per incuria, lo stesso Stato rischia d’esser  “ripreso” dalla Corte dei Conti, perché anche in questo si prefigura spreco di denaro pubblico.
Ma se lo Stato  italiano se ne frega perfino delle condanne della “Corte Europea per i Diritti dell’Uomo” che reiteratamente l’ha condannato per aver calpestato i diritti umani, nell’esercizio del trattamento dei propri cittadini detenuti nelle patrie galere!!!
Potremmo ospitare, nelle marcescenti carceri italiane, un massimo di 47.000 detenuti.
Ne abbiamo…  66.000!
A voi, il giudizio.
Abbiamo capito?
Qui, sono sessant’anni che usiamo i… decreti tampone ed andiamo avanti così tirando la vita, di sei mesi in sei mesi…
Morta… “spiaggiata” la “balena bianca”, si continua la sua vecchia politica: la politica dell’oggi, mai quella previdente del domani.
Ed è così, poi, che ci troviamo “spernacchiati” dall’Europa intera anche da quella parte d’Europa che non potrebbe proprio parlare… e ci tocca anche accettare di fare i compitini a casa.
Ora… cosa chiederanno a Letta? Gli assegneranno i compiti per le vacanze??? Tanto per rimanere in esercizio e presentarci, così, ben preparati alla riapertura del prossimo anno scolastico?
Questo è il prezzo della democrazia, sospirando, concluderanno alcuni.
Ma… diteci… è questa la democrazia?
No, perché, altrimenti, espatriamo in massa in un Paese tipo repubblica delle banane… che forse… è meglio, almeno non ci turlupinano, col fatto che, dicono…  viviamo in un Paese democratico!
Questa cosiddetta “democrazia parlamentare”,  siete proprio sicuri che sia vera democrazia, cioè
governo del popolo…  per il popolo?
E questo che viviamo… rappresenta un bene…  per il popolo?
No… perché se è così…
se è proprio così…
allora noi Italiani, dobbiam proprio esser teste di rapa, perché…
non l’avevamo capito…

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