Uscita la sua prima opera
Francesco Bertucci: centro al primo colpo!
Uno che si fa e si farà notare
(21.03.2013)
di Alfredo Labate Grimaldi
Atmosfere da impegnata cinematografia d’oggi
– pare di sentire nel sottofondo la musica di Ennio Morricone e
ne esalterebbe la lettura dei versi –
…e di morte.
Ma nel finale s’intravede e netto, un finale di speranza, la dannazione e/o la disperazione dell’Uomo, ma anche, talvolta,
la dolcezza di una quasi dolcestilnovistica Donna che attenua i toni del tutto. Tematica forte trattata con verso altrettanto vigoroso, crudo, che ci ricorda la lirica majakovskijana.
Questa è la Poesia di Francesco Bertucci, ancor giovane poeta di Anzio e la sua Opera prima “Human Machines” -furbescamente scritta, per qualche sua parte, anche in lingua inglese –
uscita per i tipi di “ilmiolibro.it” del Gruppo Editoriale “L’Espresso”.
“Macchine Umane”, la lirica che apre l’Opera, è un compendio, quasi, del pensiero lirico Bertucciano e, non a caso, dà il nome all’opera.
Pìetas per la creatura Donna e sua esaltazione, poi, nella bellissima “Stupro”. Per andare, ancora, agli indovinati colori delle allegorie erotico-sessuali di “Umore vaginale”…
Toccata “studio”in “Facce”, dove il Bertucci è attento osservatore e quasi psicologo, per finire alla sua “Donna”, che lietamente ci ha portato ad una quasi lirica tardo-medioevale, inno alla Donna
– tema dolciastro che forse non è proprio nelle corde del Bertucci – dove l’Autore scopre e per intero, il lato tenero suo:
nascosto, ch’egli, anzi, si diletta a negare, ma che esiste e ch’esce fuori talvolta prorompente, e la cui irruenza, neppure lui sa contrastare e frenare! Aspettiamo il Bertucci alla sua seconda opera dove, se continua sul percorso tracciato -eliminando quel qualcosa in più che porterebbe maggiore incisione nel suo verso- non potrà che ripetere il successo che certamente aspetta questa sua opera prima: di poche pagine, in verità… Ma dove sta scritto che la quantità abbia mai giovato alla qualità?
Anzi… Basta un verso soltanto per uccidere un uomo, un altro verso soltanto, per portarlo in Paradiso.