L E T T E R A
(03.09.2013)
Egregio Direttore,
essendomi riconosciuto nel “John-John” del Suo peraltro veramente
arguto articolo “Il mio caffettino al ginseng”, ritengo mio diritto di
rammentarLe e
contestualmente invitarLa alla dovuta rettifica, in quanto il mio ed il
“suo”… caffettino al ginseng costa Euro 1,20 e non Euro 1,30, come da
Lei scritto!
E per di più, oltre ad essere il migliore della città, mi risulta essere
anche il meno caro.
Con simpatia e con preghiera di pubblicazione,
f.to… “John-John” – come a Lei piace –
ma da qualcuno ironicamente chiamato, a quanto Lei asserisce,
“il chiacchierone”…
———-°°° ———-
Carissimo “John-John”,
non solo confesso, che ha ragione, sì, il “personaggio” è Lei ed ha
anche un’ottima vista.
Ed il mio è un imperdonabile, grossolano errore.
Spero che, dopo la dovuta presente rettifica a cui do, come deontologia
detta, spazio e risalto adeguati,
non vogliam giungere, come ai tempi di D’Annunzio, Scarfoglio e la
Serao, al fatal
duello, come usava – anzi abusava e pure ne morì – il Felice Cavallotti !
Vuol dire che frequento svariati caffè ad alcuno essendo fedele – da qui
l’error fatale! – bevendo troppi caffettini al ginseng e Lei avrà il diritto,
quindi, unico fra la clientela, di “pretendere” per il mio caffettino al
ginseng, non 1,20 come da listino, bensì 1,30!
Ebbene, è proprio il caso di dire, credo, che…
“chi sbaglia paga”
Con la giustificata indicibile invidia di molti colleghi, i quali sarebbero
stati ben lieti, li comprendo, di esser condannati a…
10 centesimi a caffè!
Suo, Alfredo Labate (Grimaldi)