IL MESSAGGERO di Roma compie 130 anni

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IL MESSAGGERO di Roma compie 130 anni

Significativo traguardo per la gloriosa testata della capitale

(10.01.2009) 

Si scrive “Il Messaggero” in caratteri gotici, ma si legge Roma e non solo.
Ricordiamo che negli anni cinquanta, che s’era arrivati alla capitale, non ci si accorgeva tanto  dall’insegna “Roma Termini”, ma dagli enormi cartelloni pubblicitari a caratteri gotici del glorioso quotidiano, che prima annunciavano e poi riempivano la stazione, e ci si sentiva subito a casa.
Perché dire Messaggero, oltre a dire Roma significava e significa anche dire la ” capitale” che dovrebbe essere, e vogliamo che sia la casa di tutti gli Italiani.
Si era nel 1878, quando nasceva il nostro Messaggero: anni di nascita di una nuova Roma dopo Porta Pia, che il nostro giornale seppe sempre ben interpretare, rendendosi portavoce del nuovo che avanzava e della città che cambiava volto, non anima e  ch’era tutta un cantiere.
Era un cantiere non solo Roma, ma anche quella nuova Italia che nasceva dalle guerre d’Indipendenza, dalla polvere di Porta Pia – tutto un mondo nuovo, per Roma e per l’Italia –  anche se il Risorgimento doveva ritenersi realmente compiuto solo nel 1918, con il ritorno di Trieste e del Trentino alla madre Patria.
E da lì, dal 1878, è stato sempre un crescendo per “Il Messaggero” che ha “letto” tutti gli avvenimenti della città e del Paese,  vivendoli e talvolta soffrendoli insieme ai suoi lettori, interprete fedele dei fatti nazionali ed internazionali ed anche –  e non per ultimo –  di quella “romanità” che non voleva sparisse, ed è giusto così anche oggi.
Caro Messaggero – col cornetto e il cappuccino “buon giorno” di tanti, tanti e tanti –
Auguri e… sempre così!

Il Direttore di  Altrastampa.net

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