Padre Pio… che direbbe?
di A. la. grim (05.05.2008)
“Lasciatemi stare… andate via!”
Come quando giustamente si ribellava a chi lo strattonava per baciargli un lembo del saio o semplicemente toccarglielo.
E continuava…
“Non sono io che faccio i miracoli, ma Dio… !
Voi mi fate peccare d’orgoglio!… Vade retro, Satana!”
Così gridava, quell’umile frate cappuccino meridionale, a cui il Signore aveva dato qualcosa, per attirare le anime al pentimento.
E, conoscendo quindi la naturale ritrosia -propria dei Santi- del Padre di S.Giovanni Rotondo, pensiamo proprio che Lui, per questa ostensione… si stia rivoltando nella tomba!
Scusateci la battutaccia, ma viene spontanea, per una immotivata quanto inutile “operazione”che rischia di diventare di mera natura commercial-mediatica, soprattutto -ci piace ripeterlo- conoscendo come la pensava Padre Pio, in materia. E non c’era alcun motivo logico o nessun anniversario che giustificasse simile dissepoltura, dopo solo 40 anni dalla morte.
Ben poco degna e forse irrispettosa per l’uomo e per il Santo, poi, è stata la ricomposizione delle spoglie mediante le più sofisticate e moderne tecniche a base di… silicone!
Ma intanto centinaia di migliaia di persone affluiranno a S. Giovanni Rotondo per vedere con Fede viva questo corpo “manomesso e trattato” e il povero Padre Pio, suo malgrado, avrà compiuto un miracolo, il meno importante e quello di cui avrebbe voluto senz’altro fare a meno: un… miracolo economico!
Povero Corpo di padre Pio, che tanto dové soffrire in vita, perché divenuto quasi Corpo dello stesso Cristo sofferente, e che neppure ora, può trovar pace, oggetto come è, di mercato e quasi idolatria!
Era proprio necessario???
Perdona, Padre Pio, perché noi umani, si sa, …non sappiamo quel che facciamo!