Cara RAI ti scrivo…

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Il cavallo RAI

Cara RAI ti scrivo…

e… pure Mediaset!

Tivù (05.05.2008)

“Squadra speciale Cobra 11”, “Il Commissario De Luca”, “Il Commissario Navarro”, “Commissario Montalbano”, ” La nuova squadra”,  “R.I.S.”,  “Criminal minds”, “C.S.I.:scena del crimine”… sono soltanto alcuni titoli di serie di telefilm o di film definiti “Film TV Azione” oppure ” Film TV thriller”.
Non mancano, poi, altri Commissari variamente chiamati e pure quelli “a quattro zampe” tipo Rex, oppure i vari preti con l’hobby del poliziotto, tipo “Don Matteo” che disertano confessionali e altari per correre in bici con tonache svolazzanti, a far concorrenza a poveri carabinieri che, magari, vorrebbero tanto fare il cambio!
E poi ci sono i vari Marescialli, i Tenenti, gli Ispettori, gli Avvocati, i Giudici e pure qualche attempata Signora in età “nonnesca”, che, invece di far scarpette a maglia per la nipotina, preferisce, appunto, l’indagine all’uncinetto o alla distensiva cura di rose e di lillà!
Eduardo, senatore, con Sandro PertiniTutto questo, Cara Rai e… pure Mediaset,  è alta scuola per i nostri ragazzi: scuola per le sempre più fiorenti mini-bande, cultura della violenza, divinizzazione del crimine.
E non si dica che piace, perché la giustificazione non regge, e per due motivi: a) lo spettatore mangia quello che gli si dà; b) la televisione, specie quella di Stato, dovrebbe avere una ineludibile vocazione a non diseducare, quando almeno… non vuole educare!
Poi ci sono le… “fictions”!
Oggi dire “sceneggiato” saprebbe di stantio, di sorpassata provincia italiana e poi si sa… l’inglese paga, anche messo dove… non “c’azzecca”proprio!
Ma se la moda è quella che è e va bene, ma… perché non si apre quella preziosa miniera che è la cineteca Rai che tutt’Europa c’invidia e non si ripropongono magari in seconda serata, d’accordo -ma non per carità alle 2 della notte- quei meravigliosi sceneggiati che hanno fatto la storia della nostra Televisione e l’hanno fatta “adulta”?
Il bello, quando è bello, non è mai vecchio!
E poi si ricordi che, quando in Rai, qualcuno ha rispolverato vecchi ricordi, ha avuto sempre un successo di  ascolti. Ricordatevi la trasmissione “Cara Rai” di quel gran furbo, ma soprattutto uomo di gran gusto ch’è Arbore: fu un successone!
E se la Rai affondasse le mani nelle sue cineteche… altro che cultura, altro che spettacolo e altro che successo! Pensiamo che sarebbe questa, una azione doverosamente educativa, documentaristica e culturale,  e da non sottovalutare, per le generazioni che non hanno conosciuto quella televisione.
“Quella” televisione ha accostato un certo pubblico italiano alla Letteratura con memorabili sceneggiati  ed al Teatro, con “storiche” serate di Teatro in diretta!
Una intera generazione si è abbeverata a quelle serate di prosa -il venerdì- che erano scuola di vera cultura. Una generazione intera ha avuto modo di “vedere”, oltre che leggere, i grandi autori; di vedere all’opera i mostri sacri della prosa.
Così, Pirandello,Verga, Shakespeare, Molière, Goldoni, i grandi autori dell’ ottocento russo  e così via, con le “facce” dei Ruggero Ruggeri, Salvo Randone, Paola Borboni, Evi Maltagliati, dei Baseggio, Elsa Merlini, Sarah Ferrati, Rina Morelli, Nora Ricci, Memo Benassi, Fosco Giachetti, e, ancora, dei Sergio Tofano, Renzo Ricci, Gilbero Govi, Eduardo… hanno raggiunta la più sperduta provincia italiana, facendo conoscere il grande Teatro, dove esso non sarebbe mai arrivato!
E ora? I nostri ragazzi li svezziamo a  “Squadra Speciale Cobra 11” e a “Criminal minds”, la cui traduzione letterale -“Menti criminali”- … la dice molto lunga, sui propositi d’istruzione che si prefigge di inculcare?
C’è una domanda che tutta l’intellighenzia italica e non solo, da decenni si pone, ma alla quale nessuna mente eccelsa Rai ha mai voluto dare una risposta. E cioè.
Ma perché, la Rai non dà più il teatro?
Se ci sono delle difficoltà di produzione o di accordi con gli Stabili e/o Enti vari, perché non si attinge dalla cineteca e… pure a “costo zero”?
Per noi, questa “dimenticanza”, per una istituzione quale è e dovrebbe essere la Rai, rasenta quasi il reato di “Omissione di atti d’ufficio”!
Oltre che pesante e grave sperpero di denaro pubblico.

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