ESSERE “CITTADINI” o… sudditi?
di Aellegi (28.03.2008)
Niente più liste d’attesa o diritti negati?
Ci prova da tempo, “Cittadinanzattiva“, il “Movimento” presente in tutt’Italia ed in Europa.
Che cos’è!
“Cittadinanzattiva” è un “Movimento” Apolitico, Apartitico, Aconfessionale che nasce dall’unione di semplici cittadini che vogliono “contare” e non essere più “ospiti”, ma “padroni di casa” della Repubblica.
Cittadini che, nell’ambito dei propri interessi, competenze, capacità, collaborano al bene comune, segnalando, operando, reclamando diritti negati, denunciando disfunzioni, disservizi, dai più piccoli a quelli più gravi e macroscopici: dal sopruso patito in ospedale, alle liste d’attesa della Sanità; dagli uffici, Enti, Organismi che non prestano la dovuta attenzione ai bisogni dei cittadini o lo fanno con sufficienza e sciatteria, alla disfunzione dei trasporti pubblici, ai problemi della Giustizia, talvolta lenta e, quindi, per questo, forse, ingiusta.
Cittadinanzattiva, insomma, abbraccia tutta la sfera del sociale, guardando in linea di massima, essenzialmente ai “diritti negati”.
Tutti ne possono far parte: non c’è iscrizione, né tessera, né si paga nulla e non è previsto alcun titolo di studio.
Dall’impiegato, all’operaio, al dirigente, al pensionato, alla mamma di famiglia, all’anziano: e chi meglio di queste ultime categorie di cittadini conoscono i problemi e la fatica del vivere quotidiano e i diritti sudati e poi, magari, negati?
Un anziano “allettato” o un disabile in carrozzella possono, con la loro esperienza, purtroppo sul campo, essere prodighi di pareri e consigli qualificati: possono anch’essi, essere, quindi, “cittadini attivi”!
Cittadinanzattiva, ripetiamo, forza libera e non schierata è un’occasione per chi voglia cercare di migliorare la Società, azzerare i soprusi, per chi voglia sentirsi “cittadino” e non suddito. Per chi voglia fare della sua vita, esercizio democratico quotidiano: essere, cioè, “attore” e non figura passiva del vivere sociale. Essere, insomma. “Cittadino”!
Riappropriamoci della dignità di cittadini, troppe volte calpestata, derisa, vilipesa!
Proviamo a riprenderci il “potere” di cambiare le cose, come dice una Costituzione troppe volte rimasta solo teoria, poche volte realmente applicata!