I BRONZI DI RIACE, GLOBETROTTERS ?

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I BRONZI DI RIACE,  GLOBETROTTERS ?

Sì… no… nì… mah!

di Anthony Cormaci (02.03.2009)

L’on.le Chiaravelloti, Governatore della Calabria negli anni  scorsi, voleva portare ad Atene gli originali o i “cloni” dei famosi guerrieri.  Una consultazione referendaria, voluta dal Sindaco Scopelliti, effettuata a Reggio nel 2004, diede un risultato scontato: ben 40.000 (quarantamila) persone votarono NO a “cloni” e a “trasferte”.
Oggi,  Berlusconi chiede  il “trasferimento” alla Maddalena (Sardegna) dei Bronzi di Riace, in occasione della riunione del G8.
Che si fa ?
Bondi (Ministro dei Beni Culturali ) riceve Scopelliti.
Il Sindaco prende tempo: vuole il sostegno delle forze sociali, della “base” e sopratutto della Città. Ottiene  varie adesioni dalla maggioranza e anche da intenditori dell’opposizione.
Il Presidente del Consiglio Regionale Calabria on.le Bova si dichiara possibilista, ma ad una condizione: includere Reggio Calabria e Messina nella legge delle Aree Metropolitane.
Questa contropartita consentirebbe a Reggio e Messina di creare un’area di sviluppo da tempo avvertita. Lo stesso governatore Lojero propende per il trasferimento temporaneo, anche se teme per il trasporto, che potrebbe risultare non poco problematico.
Di parere assolutamente contrario alla “trasferta”, alcuni   giornalisti (“La Riviera” : Scopelliti come Ponzio Pilato), la rappresentante di “Donne in Rete”, gli esponenti di Rifondazione , etc.
Lo stesso  Presidente Pertini, nel lontano 1982, immaginava pellegrinaggi di visitatori a Reggio, dopo il grande afflusso che era avvenuto nei giorni di esposizione al Quirinale, finito il restauro di Firenze.
Pellegrinaggi che non si sono verificati.
Una piccolissima affluenza si verifica ogni anno.
Manca un  stragegia di richiamo. O se c’è, non si avverte nella giusta misura.
L’ex  ministro Francesco Forte dichiara: “A Reggio Calabria si offre l’occasione storica di avere una rilevanza mondiale.”
Ed allora la vetrina del G8, realmente, può dare visibilità a questi “guerrieri” possenti, perfetti, e fare di essi, vero forte richiamo (assieme ai prodotti esclusivi della terra reggina come il Bergamotto), verso il Museo di Reggio Calabria che oggi si appresta ad un restauro di grande rilievo?
Far sapere –continua l’on.le Forte – che esiste un tesoro dell’antichità così bello e luminoso costituisce un messaggio planetario memorabile”.
Vogliamo crederlo e lo speriamo, soprattutto, come amanti dell’Arte, che è universale ed eterna.
Speriamo, però, che non finisca, come sempre: e cioè, in un pasticcio…  “all’italiana”!

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