E’ MORTA

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E’ MORTA

di Anthony Cormaci (10.02.2009)

Sette anni dopo l’incidente che cambia la vita di Eluana ed esattamente dal 1999 il Signor Giuseppe Englaro richiede ai Tribunali di autorizzare i medici a non alimentare più sua figlia per lasciarla morire in pace, così come (a suo dire) la stessa Eluana ebbe a dirgli da giovane.
Diciassette anni trascorsi senza l’intervento dello Stato: un’assenza pesante, assurda… omissiva!

Poi… in due. tre giorni si “volevano” approvare decreti, leggi, modificare la Costituzione, convocare il popolo ….. in una frenetica agitazione che ha disorientato l’opinione pubblica.

Solo una sentenza della Cassazione autorizzava il padre Englaro e i medici a procedere al “distacco” dei “sondini”, secondo un protocollo medico “ad hoc”.

Ci chiediamo chi avesse ragione: aveva ragione Beppino Englaro che chiedeva il  “distacco” o è nel giusto l’avv. Lia?

Chi è l’avv. Lia?

E’ padre di una ragazza di Lecce, in coma vegetativo da 16 anni e alla quale-imperterrito – continua a dare assistenza   somministrando  l’ alimentazione con le stesse procedure assicurate ad Eluana (fino a giorni addietro), sicuro che la scienza – attraverso i suoi progressi – potrà individuare la cura giusta per poterla far tornare a vivere in condizione di coscienza vigile.

Le cellule staminali hanno fatto finora “miracoli”. L’impiego di queste cellule é, infatti, illimitato e non tutta la loro potenzialità é stata finora sperimentata.

Una cosa é certa: funzionano !

Ed allora perché non “sperare” che la scienza, affinando le tecniche mediche, possa trovare la possibilità di curare malattie o stati comatosi, fino ad oggi considerati incurabili o peggio, senza speranza?

Non vogliamo entrare nel merito del recente “scontro” istituzionale tra il “Colle” e “Palazzo Chigi”. In un momento così solennemente tragico, sarebbe fuori luogo, fuori tempo, ma, soprattutto, privo d’ogni elementare buon gusto!

In questo momento, a noi interessa l’ Uomo, la sua vita, la sua dignità che lo Stato ha il dovere costituzionale di tutelare, pur nella libertà di credo e di coscienza del singolo individuo.

Fino ad oggi, solo e soltanto insipidi “talk show” sull’argomento e troppa assenza delle Istituzioni mediche e di quelle politiche.

E’ arrivato il momento di disciplinare questo aspetto sacrale della vita dell’Uomo e del Cittadino, con coscienza e senza la spinta della emotività o peggio della frenesia politica.

E sarà  la miglior maniera di onorare il sacrificio di Eluana Englaro, ragazza sfortunata oggi, Eroina di domani!

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